EDTA Project

Vai ai contenuti

Menu principale:

Copyleft: gli esempi nella editoria

A garantire il copyleft esiste già una licenza chiamata Creative Commons (Cc): si tratta di un contratto che un autore stipula volontariamente con i fruitori di una sua opera. Adottando una licenza Cc un autore sceglie di rinunciare ad alcuni dei diritti garantitigli in automatico dal diritto d'autore vecchio stampo – il copyright – concedendo delle libertà di utilizzo ai fruitori del propria lavoro.Le licenze Creative Commons possono essere applicate a tutte le tipologie di opere tutelate dal diritto d'autore, come testi, immagini, filmati, brani musicali, ecc. L'utilizzo delle licenze è completamente libero e gratuito: sono licenze modulari, componibili e che permettono a ciascun autore di scegliere tra una rosa di alternative complementari ai diritti d'autore. Tutte le licenze Cc permettono la copia, la distribuzione e l'esecuzione per fini personali e non commerciali con l’obbligo di attribuzione della paternità dell'opera nel momento in cui un'opera originale (o eventualmente un'opera da essa derivata) venga copiata e distribuita. In aggiunta un autore può concedere il permesso di copia, distribuzione ed esecuzione (ed eventualmente modifica) per fini esclusivamente non commerciali, che non comportano profitto per i fruitori dell'opera, oppure il permesso di modifica dell'opera originale e di creazione e distribuzione di opere derivate, oppure pretendere l' obbligo di distribuzione delle opere derivate sotto una licenza identica a quella dell'opera originale. Successivamente l'autore, per mezzo di un permesso esplicito, può scegliere a chi concedere alcune libertà non consentite dalla licenza. Le licenze adottate su questo sito hanno validità anche in Italia.    

 Un’operazione simile alla nostra la portano avanti da tempo i Wu Ming.
Nel loro caso è evidente che la pubblicazione in copyleft (su Internet) non ha implicato una rinuncia alla pubblicazione cartacea, che però viene anch’essa distribuita tramite copyleft (fatat eccezione per gli ultimi casi).
Una simile eventualità è stata presa in considerazione anche nella maggior parte delle nostre iniziative.
Ci sono incoraggianti esempi all’esterno: ad esempio l'autore Lawrence Lessig ha scritto un libro intitolato Free Culture e ha scelto di tutelarlo con una licenza che obbliga all'attribuzione della paternità dell'opera e ne permette la copia, la distribuzione, l'esecuzione e la modifica per fini esclusivamente non commerciali. Dopodiché Lessig ha stipulato con la casa editrice Penguin un contratto di licenza esclusiva che consente a Penguin (e solo a Penguin) di copiare e distribuire il libro anche per fini commerciali. Attualmente Penguin stampa, distribuisce e vende il libro specificando che Lessig ne è l'autore (attribuzione della paternità) e riportando al suo interno il seguente testo:

(c) Lawrence Lessig, 2004.
Free Culture is Licensed under a Creative Commons License. This License permits non-commercial use of this work,so long as attribution is given. For more information about the license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc/1.0/

Il libro, distribuito su internet, è stato subito liberamente trasformato in svariati formati digitali e tradotto in molte lingue. Queste versioni derivate sono liberamente scaricabili dalla rete e modificabili da chiunque non ne tragga profitto. Crediamo che questo approccio contribuisca notevolmente alla diffusione dell'opera nel mondo e incentivi il progresso. Un saggio o un romanzo distribuito liberamente e gratuitamente in formato digitale può essere valutato da un numero potenzialmente elevato di lettori e ha maggiori probabilità di essere acquistato nel suo formato cartaceo, la cui lettura è spesso considerata molto più gradevole e funzionale. Perché – l’avrete notato anche voi – il problema a volte non è solo farsi pubblicare, quanto farsi conoscere. Nelle vetrine delle librerie, in bella mostra, sono esposti sempre i soliti noti. Il copyleft rappresenta dunque anche un modo di fare pubblicità con un tam tam informatico e una propaganda a voce. Un romanzo conosciuto spesso viene anche consigliato ad amici o acquistato per essere regalato al cugino o alla compagna di casa. L'americano Cory Doctorow, scrittore di successo di racconti di fantascienza, ha pubblicato una sua antologia di racconti sotto una licenza Cc che obbliga all'attribuzione della paternità dell'opera, ne permette la copia, la distribuzione e l'esecuzione per fini esclusivamente non commerciali e non consente la modifica in alcun caso. Soddisfatto del successo del suo esperimento, Doctorow ha pubblicato altre due nuove raccolte di racconti sotto la medesime licenza. Nel 2003 la casa editrice Tor Books ha distribuito il suo romanzo Down and Out in the Magic Kingdom sotto una licenza che consente anche la modifica per fini esclusivamente non commerciali ed il romanzo ha venduto benissimo. La stessa cosa può valere per altri formati artistici.
Per la musica ad es. molti degli autori che conosciamo e della gente che ruota intorno alla nostra associazione, va ai concerti di bands che già conosce perché spesso  scaricate da Internet; sappiamo bene che un CD originale lo si può “creare” a prezzi ben più bassi (si può pensare a forme alternative di produzione, così da non farli costare una fortuna).
Anche per i video intendiamo fornire una piattaforma che possa essere utilizzata da molti spettatori.
Be’, ora che ne sai un po’ di più, have fun con quanto hai a disposizione su questa pagina. E se hai un romanzo, un saggio, un film, un disco, un qualcosa nel cassetto, che il grosso mercato intasato ti ha rifiutato o non hai mai avuto il coraggio o la voglia di proporre, noi siamo qua apposta.

Torna ai contenuti | Torna al menu
nike billigt skor, nike free 5.0 skor, nike free run 5.0 skor, nike 3.0 free skor, nike 3.0 flyknit skor, nike 4.0 free skor, nike 4.0 flyknit skor, nike 4.0 flyknit dam skor, nike 5.0 skor, nike 5.0 dam skor